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lunedì 11 ottobre 2010

Intervista a Francesco Palmieri: sogno un museo in un hotel

Foto by kevindooley

Abbiamo parlato con Francesco Palmieri, di 47 anni, che durante la propria carriera professionale è passato attraverso numerosi settori, partendo da quello alberghiero fino a quello della comunicazione.


Dopo gli studi presso un istituto professionale, Palmieri lavora in ambiente alberghiero per molti anni, ricoprendo diversi ruoli. Decide poi di riprendere in mano i libri e si iscrive alla facoltà di sociologia a Roma. Grazie ad una borsa di studio, segue poi due anni di corso dedicati al management imprenditoriale. Nel frattempo svolge diversi lavori sempre tra hotel ed edicole, riesce anche ad ottenere un incarico per insegnare presso diversi istituti alberghieri professionali, ed opera come sondaggista per editori, per la raccolta di dati di mercato.

Gli capita poi l’occasione di svolgere attività di comunicazione per promuovere singoli professionisti o aziende. Pubblica così prodotti promozionali ed entra in contatto con il settore della litografia: porta le opere d’arte di un artista professionista su cartoline, che vengono vendute o distribuite durante eventi; oppure pubblica calendari aziendali che andranno distribuiti come oggetti promozionali su target mirati. Si dedica quindi alla forma di comunicazione “cartolina”, aprendo anche un portale, attraverso il quale continua a svolgere sondaggi via web ed a raccogliere informazioni e dati.

Nel corso di questa vita fatta di lavori più o meno temporanei, mettendo insieme tutte le proprie esperienze, Palmieri matura un’idea: l’albergo può essere considerato uno spazio all’interno del quale ospitare un museo dedicato al vino, alle realtà contadine locali ed alla produzione del vino.

Palmieri ha notato, infatti, che spesso ci sono spazi inutilizzati all’interno degli hotel. Molti poi non sono redditizi rispetto ai servizi che offrono, potrebbero organizzarsi meglio, per offrire migliori servizi ai propri ospiti ed ai tanti turisti.

Perché un hotel dovrebbe decidere di ospitare un museo dedicato al vino?

Per attirare turisti ed ospiti, per differenziarsi, per esprimere la propria unicità e creare qualcosa di culturale, di educativo. Inoltre il museo contribuirebbe alla valorizzazione dei prodotti tipici italiani: all’interno del museo sarebbe possibile assaggiare i vini e ci si scambierebbero i contatti per poter in seguito ritrovare le bottiglie. Si farebbe pagare un biglietto per entrare (es. 10 euro), quindi ci sarebbe un ritorno economico.

Dagli studi di mercato di Palmeri risulta che questa idea sia innovativa, che nessun hotel di Roma sia ad oggi attrezzato per un museo di questo genere.

Palmieri cerca quindi una location, un hotel a Roma e sponsor per fare partire l’iniziativa.

Gli auguriamo di poter trovare presto persone interessate, mentre vi segnaliamo il suo portale e la sezione dedicata al progetto.

2 commenti:

  1. Trovo l'idea molto interessante. Ciao Daniela.

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  2. Ciao Daniela, si l'idea è interessante. Non solo su Roma ma anche per zone come quelle del Nord Italia dove ci sono tante ditte vinicole anche famose, che potrebbero essere interessate a contribuire. Fateci sapere se qualcuno prima o poi lo realizzerà!

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