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martedì 27 settembre 2011

Sezioni Studi e Qualifiche - ridiamoci su


Abbiamo già pubblicato sezioni a dir poco curiose di Curricula Ridicula. Oggi vi proponiamo pillole assolutamente da evitare quando si compilano le sezioni "studi" e "qualifiche" del proprio CV. Siamo certi che non cadiate in tali castronerie, ma come si dice repetita iuvant e riderci su non può far male.

Cosa contano i posteriori
ai fini di un’assunzione a posteriori della mia laurea.

Audioleso
Ho fatto un corso di specializzazione alla Sordona.

Padrelingua
Sono di padre-madre-lingua inglese.

Come farà al telefono?
L’italiano lo conosco bene ed è già di pochi, le lingue straniere sono scolastiche ma me la cavo con la mimica.

Che cosa vorrà dire?
Lingue attive: anglo americano. Lingue passive: francese.

Sospetto
Non sono un pataccaro, anche se vendo orologi.

Se lo dice lui
Non sono un markettaro, ma un uomo di vendita.

Il cacciatore
Nell’ultima battuta ho portato a casa 50 clienti.

Beato lui
Sono depositario di cultura parauniversitaria e polifunzionale.

E allora?
Ho partecipato ad un gioco quiz di Mike Bongiorno.

Deamicisiano
A otto anni prima di andare a scuola vendevo tutte le mattine un cestino di frutta. I miei clienti erano operai che con un pezzo di pane del giorno precedente ed il mio genuino prodotto potevano gustare un lauto pranzo. A 14 anni pur continuando a studiare ho avuto una qualifica commerciale superiore e infatti sono passato da venditore abusivo ad ambulante con banco mobile.

Sì, si vede
Come vedete sono un autodidattico.

Libero a pranzo
Prima lavoravo sotto padrone, ma adesso faccio il free-lunch.

lunedì 19 settembre 2011

Due seminari per Mettersi in Proprio



Vi segnaliamo un seminario organizzati dalla Camera di Commercio di Milano, dedicati a tutti coloro che vogliano mettersi in proprio.
E' bene prendere la decisione di mettersi in proprio in seguito ad alcune attente valutazioni non solo del proprio progetto, ma anche del contesto/mercato in cui ci si dovrebbe inserire.
L'obiettivo del seminario è quello di rendere autonomi gli aspiranti imprenditori nella valutazione del proprio business, fornendo loro i correti strumenti di analisi.
Il seminario vuole essere una giornata interattiva, soprattutto pratica e prevede i seguenti temi:

- lo scenario socio-economico
- la via all'imprenditorialità:
il percorso logico
il piano d'impresa
percorso pratico

Sede e date:
Il seminario si terrà a Milano, presso la sede di Camera di Commercio in Via Santa marta, 18.
Sono previste 2 date: 11 e 20 Ottobre 2011.
La durata è di 1 giorno, dalle ore 9.00 alle 18.00

Per maggiori info cliccate QUI
Per iscriversi basterà rivolgersi alla.
Segreteria Corsi – Formaper - Camera di Commercio Milano Via Santa Marta, 18 - 20123 Milano
Tel. 02/8515.4342 - Fax 02/85155331
segreteria.corsi@formaper.it

lunedì 12 settembre 2011

Un business nebbioso, ma non troppo

Foto by Rafa


Risale al 2001 il primo famoso hammam italiano aperto da un architetto di origini iraniane, grazie al progetto di finanziamento Mercurio del Comune di Genova. Da allora molto tempo è passato e molti altri centri benessere sono stati aperti. Tuttavia questo genere di investimento continua a suscitare l’interesse di coloro che vogliano mettersi in proprio o cambiare attività, dal momento che, anche in tempi di crisi, si continua a non voler fare a meno del benessere e del relax. Anzi, forse proprio di questi tempi, in cui lo stress può essere più elevato a causa del lavoro (presente o assente), rifugiarsi in un luogo “fuori dal tempo e dallo spazio” come un hammam può essere una soluzione, anche se solo temporanea. I clienti abituali di questi particolari centri benessere, sono infatti sempre più non solo persone abbienti ma anche dipendenti di uffici in cerca di massaggi ristoratori.
In che cosa si differenzia un hammam da un semplice centro benessere? Innanzi tutto bisogna specificare che la tradizione mediorientale (questi locali sono tipici non solo della Turchia, ma anche di Tunisia, Algeria, Marocco e Iran) richiede che uomini e donne possano accedere ai locali separatamente, mai contemporaneamente. I locali devono poi essere organizzati secondo un percorso che contenga specifici trattamenti. L’arredamento e la struttura architettonica devono rispecchiare la cultura mediorientale grazie a mosaici, arredi pregiati, musiche, linee e colori particolari, che favoriscano il relax ed il benessere non solo fisico ma anche mentale.
Se state pensando di dedicarvi a questo genere di attività, di aprire cioè un bagno turco, studiate bene la posizione e cercate di trovare un locale che sia minimo di 200 metri quadri. Gli ambienti più classici per un hammam sono infatti quelli legati ai trattamenti dell’acqua e del vapore, a metà via tra sauna, centro termale ed estetico, e sono quindi necessarie varie sale in cui passare dall’aria tiepida a quella più calda, poi caldissima, alla quale segue tipicamente una sala riposo. Oltre a queste zone serviranno quelle necessarie per l’accoglienza (reception) e gli spogliatoi, oltre ai locali per i trattamenti estetici.
Oltre alle vasche, i centri offrono infatti tipicamente trattamenti come massaggi e cure estetiche varie. In alcuni di essi vengono offerti anche servizi bar dedicati alla pausa pranzo, con light lunch a base di piatti tipici come il cous-cous o sono stati creati angoli ricreativi dove gustare dolcetti e tisane.
Alcuni centri hanno preferito aprire ad un pubblico misto, maschile e femminile, per attirare più clientela, aggiungendo però l’obbligo di indossare il costume da bagno. Mentre altri hanno iniziato a proporre veri e propri eventi come compleanni e adii al nubilato.
Può essere come sempre una buona idea organizzare promozioni legate alla stagionalità, per cercare di spingere le stagioni più calde (meno frequentate) o per coinvolgere un pubblico più giovane. Sembra infatti che nelle regioni del sud Italia il pubblico che affolla gli hammam si aggiri tra i 35 ed i 55 anni, sia di sesso maschile e veda questo luogo come un’alternativa al bar… anche questo può essere uno spunto, per differenziare e crearsi la propria “nebbiosa” nicchia di mercato.

lunedì 5 settembre 2011

Tre stanze di troppo? Aprite un B&B

Foto by tancro

Eccoci di ritorno dalle ferie. Come le avete trascorse? Vi hanno portato consiglio, vi hanno fatto trovare lavoro o semplicemente vi hanno fatto rilassare?
Per rimanere in atmosfera vacanziera, vi proponiamo oggi un lavoro che c'entra con le ferie... :-)


Tutti coloro che, giovani o meno giovani, vogliano trascorrere le proprie vacanze con un budget ridotto, magari entrando in contatto diretto con la cultura della località visitata, hanno un’opzione semplice: il Bed and Breakfast - ovvero la ricettività non in albergo bensì in famiglia.
Se osserviamo il Bed and Breakfast dal punto di vista della gestione dell’attività, l’opzione non si presenta meno allettante. Si tratta di un’attività tipicamente da affiancare ad un’altra principale, in quanto non si può considerare un’iniziativa imprenditoriale vera e propria. Se l’attività ha il carattere dell’occasionalità (garantita da un periodo di pausa richiesto di almeno 90 giorni l’anno, anche non consecutivi), è previsto che si possa agire anche senza l’apertura della partita IVA. In che cosa consista questa attività crediamo sia chiaro a tutti, ma a scanso di equivoci cerchiamo di delinearne i punti salienti.
Per aprire un Bed and Breakfast bisogna 
- mettere a disposizione di viaggiatori e turisti una parte della propria abitazione
-  fornire oltre alla stanza per dormire, anche la prima colazione
- la casa deve essere di proprietà di chi gestisce il B&B
- si deve risiedere nella casa del B&B
- l’alloggio deve avere massimo 3 camere (4 per Emilia Romagna ed Abruzzo, 5 per la Sicilia) per un massimo di 6 posti letto (variabili a seconda delle normative regionali)
- ogni stanza deve essere arredata con letto, armadio, comodini, lampade, sedie e cestino per i rifiuti
- le stanze devono avere dimensioni minime: 14 mq per la doppia, 8 mq per la singola (variabili a seconda dei requisiti delle singole regioni)
- il servizio deve essere fornito basandosi sul personale familiare
- la prima colazione deve essere in forma di cibi e bevande preconfezionate, e non deve subire alcun tipo di manipolazione

Lati positivi del B&B, che dovranno essere evidenziati il più possibile durante l’attività, sono come dicevamo non solo l’economicità del pernottamento, ma anche il rapporto umano che si instaura tra ospite e clienti. Chi sceglie un B&B lo fa infatti molto spesso grazie al passaparola di amici e parenti, ed è quindi fondamentale lasciare un buon ricordo di se e della propria struttura, magari proprio grazie al rapporto instaurato, dando consigli e suggerimenti agli ospiti relativamente alla propria città, alle infrastrutture, ai locali ed alle attrazioni da visitare durante il soggiorno. Chiunque preferisce infatti affidarsi a persone conosciute, che possano indicare B&B gestiti da persone affidabili ed ospitali. 
Per questo il momento della prima colazione è molto importante. Non si deve temere di dare orari ben precisi, che comunque un turista si darebbe. Si deve invece utilizzare questo tempo per conoscere meglio le persone, dare indicazioni e magari lasciare un proprio biglietto da visita, strumento utile per alimentare il suddetto passaparola.  

Un’idea in più per fidelizzare i propri clienti, può essere quella di organizzare i propri contatti in un Data Base, per poter inviare newsletter con le promozioni e le novità o semplicemente con gli auguri di Natale e Pasqua (con un poco di organizzazione in più, magari anche quelli di compleanno). 
Per far si che l’attività si sviluppi e cresca, c’è poi chi si è affidato al web, creando un proprio sito web, capace di dare visibilità anche a livello internazionale (d’obbligo in questo caso almeno la lingua inglese). Il consiglio è quello di presentarsi mettendo bene in evidenza le stanze con belle fotografie e descrizioni, magari includendo un elenco di domande frequenti e relative risposte.

Sottolineiamo qui che se è semplice aprire un sito web, questo è solo il primo passo, in quanto bisogna poi farsi trovare tramite i motori di ricerca, per cui non bisogna affidarsi al caso bensì ad attività specifiche.  
Aprire un B&B è un’opzione interessante per coloro che vogliano sfruttare la propria abitazione, senza doversi impegnare in più lunghi ed impegnativi contratti d’affitto.

Se però avete a disposizione più stanza, oppure desiderate un’attività che copra tutti i 12 mesi dell’anno, il passo successivo è quello dell’affittacamere.

Le altre attività di micro ricettività extralberghiera sono infatti 
-          B&B
-          Affittacamere
-          Case e appartamenti per vacanze
-          RTA – Residence Turistico Alberghiere
-          Agriturismo

Il livello di impegno varia notevolmente però a seconda dell’attività scelta.

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